Quali sono le linee guida dei medici?

Linee guida

 

Si sente parlare di “linee guida” e di protocolli che dovrebbero orientare l’azione diagnostico-terapeutica dei medici per evitare errori e, di conseguenza ridurre i risarcimenti che tanto aggravano il bilancio della sanità. Ma di che si tratta?

Le “Linee guida” sono raccomandazioni sul modo di effettuare le diagnosi e le cure, o indicazioni delle tecniche da utilizzare e delle verifiche da effettuare.

I “protocolli” sono vere e proprie elencazioni dei metodi ritenuti dalla comunità scientifica indispensabili per fare la diagnosi più precoce possibile e per la cura delle diverse malattie. Essi sono quindi elaborati, in base ai risultati delle osservazioni mediche più recenti, dalle comunità scientifiche delle varie discipline quindi aggiornati nel tempo.

In entrambi i casi gli orientamenti nel comportamento diagnostico-terapeutico forniti dalle linee guida e dai protocolli devono essere “adattati” ai singoli casi tenendo conto delle specifiche esigenze di ciascun paziente.

Ciò significa che il rispetto delle linee guida o la “adesione” ai protocolli non costituisce per il medico una completa giustificazione per escludere qualsiasi responsabilità in caso di eventi sfavorevoli nel percorso diagnostico-terapeutico.

Ogni caso è quindi meritevole di accurato studio per verificare se le scelte dei sanitari siano state effettivamente corrette o se l’eventuale ritardo nella diagnosi o l’insuccesso nella terapia siano suscettibili di considerazione a fini risarcitori.

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