Contenuti
Subire un intervento chirurgico comporta sempre un margine di rischio. Tuttavia, quando il danno subito è causato da un errore medico o da una condotta inadeguata della struttura sanitaria, il paziente ha pieno diritto a richiedere un risarcimento danni per operazione chirurgica.
Il diritto al risarcimento del danno conseguente a malasanità è tutelato dalla legge. Vediamo pertanto quando è possibile richiedere il risarcimento e cosa fare per ottenerlo.
Non tutti gli esiti negativi di un’operazione rappresentano automaticamente un errore medico. La legge distingue chiaramente tra complicanze prevedibili, anche se rare, e condotte negligenti o imprudenti da parte del chirurgo o dell’intera equipe medica.
Un intervento è considerato sbagliato se:
Se la conseguenza sfavorevole di un intervento chirurgico rientra tra le complicanze prevedibili dello stesso ossia se la complicanza è prevista dalla Letteratura scientifica come possibile per quel tipo di operazione dovrà essere verificata la sua eventuale evitabilità. Il medico legale, infatti, avrà il compito di verificare se i sanitari hanno fatto tutto quanto le linee guida e/o le buone pratiche cliniche suggeriscono di fare per evitare quell’evento avverso ossia se vi era la possibilità di prevenirlo con un comportamento diverso.
In questi casi la complicanza che si è manifestata dopo l’intervento chirurgico e le sue conseguenze potranno essere risarcite. Il paziente avrà diritto a richiedere un risarcimento per il danno subito.
Gli errori possibili durante un intervento chirurgico sono innumerevoli. Quelli che ricorrono con maggiore frequenza sono rappresentati da:
Questi errori possono portare a danni fisici, psichici, morali ed economici, tutti risarcibili.
Non sempre è possibile richiedere un risarcimento risarcimento danni per operazione chirurgica sbagliata. Affinché il paziente possa ottenere un risarcimento, è necessario dimostrare che:
In ambito giuridico si parla di onere della prova, ovvero l’obbligo di dimostrare il danno e la responsabilità. Questo aspetto varia in base al tipo di responsabilità coinvolta:
Come detto, il termine di prescrizione varia a seconda della controparte. È pertanto fondamentale non perdere tempo e rivolgersi a uno specialista non appena si ha il sospetto di un errore, per avviare subito le indagini mediche e legali necessarie.
Per ottenere un risarcimento, non basta affermare di aver subito un danno. È necessario fornire prove concrete, tra cui la documentazione clinica completa (cartella ospedaliera, referti, diagnosi, consenso informato, certificati di visite specialistiche, prescrizioni mediche, ecc.), e affidarsi a una consulenza medico-legale. Un perito valuterà se c’è stato un errore, se era evitabile e se esiste un legame diretto tra l’azione del medico e il danno subito.
Nel corso del giudizio, sarà il Tribunale – anche tramite una consulenza tecnica d’ufficio (CTU) – a determinare la responsabilità. Il nesso causale è fondamentale: senza di esso, anche un errore evidente può non tradursi in un diritto al risarcimento.
Il risarcimento danni per operazione chirurgica sbagliata può includere diverse voci:
Fino a poco tempo fa, il calcolo del risarcimento avveniva sulla base delle tabelle del Tribunale di Milano, uno strumento utilizzato dai giudici, in assenza di una tabella di legge, per stabilire gli importi in base all’entità del danno. Le tabelle considerano:
Le tabelle del Tribunale di Milano venivano utilizzate per la liquidazione delle cosiddette macrompermanenti ossia per invalidità permanenti conseguenti a responsabilità medica dal 10% al 100% e per altre tipologie di danno come, ad esempio, in caso di decesso del paziente, per la liquidazione agli eredi del cosiddetto danno da perdita del rapporto parentale.
Per le micropermanenti ossia per menomazioni determinanti una invalidità permanente dall’1% al 9% la legge imponeva ed impone ancora di utilizzare le tabelle del danno biologico di lieve entità in base all’art. 139 del codice delle assicurazioni i cui ultimi importi sono stati aggiornati dal DM 16.07.2024.
Il 18.02.2025 è stata finalmente approvata la Tabella Unica Nazionale (TUN) con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPR n. 12 del 13.01.2025. Questa tabella è entrata in vigore dal 05.03.2025 e deve essere applicata per la liquidazione di danno di non lieve entità (dal 10% al 100%) conseguenti a malasanità. I nuovi parametri economici di quantificazione del danno da responsabilità medica dovranno essere applicati a tutti i casi di malasanità avvenuti dopo l’entrata in vigore della legge.
Il paziente può citare in giudizio sia il medico (nel caso di prestazione privata), sia la struttura sanitaria (pubblica o privata convenzionata). Entrambi i soggetti possono rispondere in solido: la struttura per il comportamento dei suoi dipendenti, il medico per il proprio operato.
Nel caso di un errore provocato dal comportamento di un medico dipendente è consigliabile per il paziente danneggiato rivolgere la richiesta risarcimento danni per operazione chirurgica sbagliata e, successivamente, l’eventuale azione giudiziaria, nei confronti della Struttura ospedaliera. Questo consentirà, infatti, di operare in regime di responsabilità contrattuale con le conseguenze di cui abbiamo in precedenza parlato in termini di onere della prova e termini di prescrizione.
Il risarcimento danni per operazione chirurgica sbagliata può riguardare diverse voci di danno. Il danno biologico è quello più evidente: rappresenta la compromissione dell’integrità fisica o psichica, temporanea e/o permanente.
A questo si aggiungono il danno morale, cioè la sofferenza e lo stress causati dall’evento, e quello patrimoniale, legato alla perdita della capacità lavorativa o alle spese sostenute per le cure. In casi più gravi, il paziente può avere diritto anche a una rendita vitalizia o a un’assistenza continuativa.
In caso di decesso del paziente, i suoi eredi avranno diritto ad un risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale ossia il danno conseguente allo stravolgimento della vita dei soggetti superstiti per la perdita del rapporto familiare e/o affettivo con la vittima della responsabilità medica.
Il calcolo del risarcimento avviene in base a dei parametri economici previsti per legge o da tabelle tribunalizie in particolare le tabelle del Tribunale di Milano, utilizzate dai giudici per quantificare il valore del danno biologico in funzione dell’età e della percentuale di invalidità accertata.
Se sospetti un errore durante un intervento e vuoi verificare se hai diritto al risarcimento del danno subito a seguito di tale errore, è necessario:
Seguendo questi tre semplici passaggi avrai la possibilità di ricevere una valutazione di procedibilità ossia di verificare se esistono i presupposti per richiedere un risarcimento del danno.
Molti pazienti esitano prima di avviare un’azione legale, temendo i costi o la complessità del percorso. Ma è essenziale muoversi entro i termini previsti dalla legge e affidarsi fin da subito a professionisti del settore.
L’Associazione Iride, grazie alle convenzioni stipulate con studi medico-legali e studi legali specializzati in responsabilità medica, ti permette di ottenere un’analisi preliminare gratuita del caso e di evitare di avviare inutilmente richieste risarcitorie senza che vi siano i presupposti tecnico-giuridici per sostenerle efficacemente. I professionisti convenzionati ti guideranno nella raccolta delle prove e nella valutazione del danno risarcibile.
Subire un errore durante un’operazione chirurgica può compromettere gravemente la salute, la qualità della vita e la fiducia nel sistema sanitario. Per questo, chi è vittima di malasanità ha il diritto, e il dovere, di far valere le proprie ragioni. Agire con tempestività e con il supporto di esperti può fare la differenza nel riconoscimento del risarcimento e nella tutela dei propri diritti.
Hai subito un danno da un intervento chirurgico?
Possiamo aiutarti a valutare il tuo caso gratuitamente. Contattaci per una prima consulenza: il nostro team legale è specializzato nel risarcimento per malasanità.
Risarcimento invalidità permanente: tutto quello che c’è da sapere Subire un danno permanente significa affrontare…
Subire un errore medico può avere conseguenze gravi sulla salute e sulla qualità della vita.…
Quando si ha diritto ad un risarcimento per una infezione della protesi d'anca? Se hai…
Quando si parla di danno da lesioni macropermanenti ci si riferisce a lesioni gravi che…
Le dimissioni ospedaliere affrettate rappresentano un problema serio che può mettere a rischio la salute…
Lo sapevi che è possibile richiedere il rimborso della quota sociale della retta della RSA?…